Pubblicata il 15/10/2020
Questo sistema è sicuramente collaudato ed efficace, ma ha un paio di limitazioni molto importanti:
- Capacità di carico limitata. Normalmente si parla di 350lt di volume e un carico di 50-80 kg.
- Gli oggetti in prova possono essere collegati a cavi di alimentazione proveniente dall’esterno, ma la quantità e tipologia è comunque limitata dal fatto che il componente è in movimento.
CTS ha da poco presentato una nuova tipologia di shock termico, con un volume interno di 1200lt e una capacità di carico anche di diverse centinaia di chili.
Questo è possibile in quanto il componente non viene movimentato. La cella di prova è una sola, e viene invasa di volta in volta da aria calda o fredda generate da unità di condizionamento che si trovano ai lati della macchina.
L’aria viene portata a temperatura in camere di pre-condizionamento prima che invada il vano di prova.
Il sistema è in grado di raggiungere velocità di raffreddamento del tutto simili a quelle raggiunte dai sistemi più piccoli e tradizionali.
Il vano di prova può essere forato su più lati, permettendo l’accesso di sistemi di attuazione, alberi, cavi, tubi, etc.
Il campo di lavoro della cella è da -60°C a +160°C. Per dare un’idea delle prestazioni, nel caso di uno shock compreso tra le temperature di -40°C e +125°C, la cella è in grado di raggiungere la temperatura target in meno di 3 minuti.